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martedì 23 giugno 2015

PARCO INCLUSIVO: quali attività sono imprescindibili perchè un parco sia inclusivo?

oggi voglio porre l'accento su un aspetto importante: che tipo di attrezzature caratterizzano un parco inclusivo? o meglio quali tipo di attività? quante di queste attività devono essere presenti?
in Italia non esiste una vera indicazione o norma a tal riguardo.
provo a fare un pò di chiarezza dando una mia interpretazione delle norme ADAAG

secondo queste norme, le attività accessibili a livello terra dovrebbero essere in proporzione rispetto alle attività a livello superiore, secondo una tabella specifica

possiamo semplificare affermando che:
pur rispettando una proporzione tra attività a livello superiore e attività a livello terra, al numero totale di attività presenti nel parco deve corrispondere almeno una attività per tipo a livello terra e raggiungibile con un percorso accessibile.

Ma quali sono le attività indispensabili e che dovrebbero essere presenti in un parco giochi perchè sia inclusivo? proviamo a fare un piccolo elenco di queste attività PLAY FOR ALL
DONDOLARSI: ·         Sicuramente l’altalena a cesto sarebbe da preferire all’altalena per disabili. Aggiungerei anche i MULTIBILICI a più posti. Questi bilici offrono un ampio range di utilizzo potendo utilizzare anche la grande pedana centrale, che ci permette di stare seduti o sdraiati. Il movimento del bilico è di solito un movimento precluso per chi ha problemi di forza nel tronco per non parlare di chi in modo più grave non può muovere nessuna parte del corpoinserendo appositi sostegni per la schiena è possibile l'utilizzo al 100% per tutti
SCIVOLARE: ·    ampio capitolo, ma solo per spunto uno scivolo doppio raggiungibile con pedane o con gradoni di trasferimento, potrebbe essere importante. Unico problema è che la parte finale dello scivolo non sia troppo distante da dove lasciamo il supporto ( sedia a rotelle, stampelle) per l’assistenza alla mobilità.
ROTAZIONE: personalmente la giostra con la possibilità di accesso per disabili sembra una soluzione azzeccata, ma la sua estrema delicatezza di manutenzione abbinata ad un costo eccessivo, mi fanno propendere per soluzioni alternative. esistono attrezzature che rendono sicura questa attività e che permettono anche a chi ha gravi problemi motori di poter accedere ( come per la giostra per carrozzine) con l'aiuto di un amico o accompagnatore all'attrezzatura. a volte chi ha l'utilizzo del busto e delle braccia, può accedere anche in completa autonomia. 
GIOCHI DI RUOLO: è una attività assolutamente imprescindibile in un parco giochi inclusivo. una casetta e un banco gioco possono essere di grande inclusività se inseriti e progettati per far giocare tutti, magari proponendoli al centro dell'area e non ai margini.

credo che queste siano le attività imprescindibili, necessarie per poter chiamare un area giochi inclusiva. Sappiamo bene che rendere un'area inclusiva per tutti non è sempre possibile ( dicamo la verità.... quasi mai), ed alcune disabilità restano comunque non incluse nell'area.
credo però che anche il solo sforzo di rendere un'area prima accessibile e poi inclusiva anche se solo in parte, sia un segnale importante. A volte avremo parchi concentrati per i disabili su sedia a rotelle a volte avremo parchi che si concentreranno su altre disabilità, ma un'attenzione al tema inclusività durante la progettazione farà in modo che tutti troveranno uno spazio dove poter esercitare il proprio diritto al gioco e alla socializzazione.




mercoledì 3 giugno 2015

IL GIOCO È IMPORTANTE

Oggi non scrivo, ma riporto un articolo comparso su REPUBBLICA SCIENZA
L'mportanza di giocare all'aria aperta

POSSIBILI SOLUZIONI PER LA MANUTENZIONE DEI PARCHI GIOCO - 2 parte

EDUCARE AL BELLO nei nostri parchi gioco

sono convinto, per mia esperienza personale, che un modo per combattere il vandalismo sia porci durante la progettazione, in un'ottica di realizzare anche qualcosa di bello, piacevole e riconoscibile, per le fasce di età dove questo fenomeno è più  presente.
sempre più volte mi trovo di fronte a "parchi gioco" che di bello non hanno nulla; anzi comunicano o danno l'idea di essere giunti in un posto scialbo e non pensato per chi deve usufruirlo, ma solo come...." volevate un parco giochi? bene questo è quanto e vi deve bastare..."
capisco bene le difficoltà che le amministrazioni,  al giorno d'oggi devono affrontare, ma non è detto che anche con un budget piccolo si debba per forza ricorrere a fare qualcosa di brutto, che come contropartita avrà una bassa risposta da parte degli utilizzatori e non riconosciuto come luogo d'incontro.
proprio oggi mi sono recato in un'istituto scolastico nella bargamasca........ bene, anche se le cifre non erano esagerate ma nella media per un intervento di qualità ( non pensate a grandi cifre 15000/1800 €) si è riusciti nell'intento di trovare attrezzature che non solo vengono utilizzate da tutti gli alunni, ma  vengono prese d'assalto anche dopo la scuola, diventando così in poco tempo un punto di ritrovo anche per chi a scuola li non la frequenta! dunque esperimento riuscito ed obiettivo raggiunto: creare momenti di socializzazione per il paese .... per tutto il paese.
abbiamo proceduto prima analizzando i veri bisogni degli alunni, poi verificare quali attrezzature erano  già presenti, verificare se le attrezzature esistenti erano o meno utilizzate, proporre attrezzature con attività che ancora mancavano, aggiungendone qualcuna mai sperimentata prima in una scuola.
le  attrezzature scelte e il loro posizionamento hanno trasformato un semplice prato in un piccolo angolo di gioco e apprendimento anche fuori dagli orari consoni di lezione.
così una arrampicata non classica e una teleferica ( lo so..... non  tutti hanno lo spazio per inserirla nel proprio parco) hanno colpito più di una struttura grande e appariscente, suscitando negli alunni curiosità per l'arrampicata e divertimento sulla teleferica.

domenica 26 aprile 2015

LE SOLUZIONI POSSIBILI PER LA MANUTENZIONE DEI PARCHI GIOCO

MANUTENZIONE PARCHI GIOCO: 3 possibili soluzioni
 Ciao, scrivo questo post dopo un attenta riflessione sul problema della manutenzione delle aree gioco. Molto spesso ci si limita a considerare questo aspetto legato esclusivamente solo alla qualità del materiale impiegato per realizzare le attrezzature gioco. Credo, mia opinione, che questo punto di vista sia solo parziale se non certe volte, fuorviante. Cerco di spiegarti meglio il mio punto di vista. La manutenzione viene effettuata essenzialmente in due occasioni:

  •  quando la struttura ha già un po' di anni sulle spalle 
  • In presenza di atti vandalici 
 Ovviamente nella prima situazione si rientra nella normale gestione del proprio patrimonio. In questo caso la scelta dei materiali con cui le attrezzature vengono realizzate, assume certamente un ruolo fondamentale ( attrezzature in legno piuttosto che in acciaio..... Evidente la differenza)
 Nella seconda situazione invece, il problema si fa più complesso, ma non impossibile da attenuare.

Se sin qui sei d'accordo con me, almeno sulla prima situazione, bene!

Proseguiamo. Il fenomeno del vandalismo, che qui certo non mi addentrerò in cervellotiche e accademiche spiegazioni, ha pero' una base di partenza sulla quale molti studiosi concordano, almeno per gli atti più comuni: l'azione di vandalismo non è diretta contro l'oggetto come tale, ma per ciò che rappresenta o per ciò che non rappresenta.

 I parchi gioco sono spesso realizzati per i bambini sino ai 10/12 anni e non sono mai di interesse per la fascia adolescenziale. Nella fase di progettazione di un area giochi o ludica, per questa fascia di età non viene mai offerto nulla di trasversale se non in rari casi, affiancare aree sportive. Da una ricerca condotta in Europa, emerge che questa fascia di età richiede sempre con maggior forza degli spazi a loro dedicati e riconoscibili, all'interno di aree gioco. Spazi che diano la possibilità di ritrovarsi in un
luogo giovane, accattivante e multimediale, che sia loro ma non isolato dal contesto che sta attorno. Ecco allora che sono convinto che il vandalismo abbia delle soluzioni possibili tenendo presente tre aspetti sin dalla progettazione di un parco:

  • SCELTA DEI MATERIALI 
  • PROGETTAZIONE MIRATA 
  • ATTENZIONE AL " bello"